sabato 15 dicembre 2007

A una troia dagli occhi ferrigni

Coi tuoi piccoli occhi bestiali
Mi guardi e taci e aspetti e poi ti stringi
E mi riguardi e taci.
La tua carne goffa e pesante dorme intorpidita
Nei sogni primordiali.Prostituta...
Chi ti chiamò alla vita? D'onde vieni?
Dagli acri porti tirreni
Dalle fiere cantanti di Toscana
O nelle sabbie ardenti voltolata
Fu la tua madre sotto gli scirocchi?
L'immensità t'impresse lo stupore
Nella faccia ferina di sfinge.
L'alito brulicante della vita
Tragicamente come a lionessa
Ti disquassa la tua criniera nera.
E tu guardi il sacrilego angelo biondo
Che non t'ama e non ami
e che soffre di te
e che stanco t bacia.

Dino Campana